lunedì 31 agosto 2015

Cari bambini, bambine e famiglie:

Vi diamo il benvenuto al nuovo anno scolastico!

Lo staff del nido e scuola dell'infanzia AMIGOS

 “Quando un bambino va a scuola è come se fosse portato nel bosco, lontano da casa. Ci sono bambini che si riempiono le tasche di sassolini bianchi, e li buttano per terra, in modo di saper trovare la strada di casa, anche di notte, alla luce della luna; ci sono bambini che non riescono a fare provviste di sassolini, e lasciano delle briciole di pane secco come tracce per tornare a casa.” (Canevaro, 1976) 

                                       L’AMBIENTAMENTO AL NIDO D’INFANZIA 

Appunti sui ri-ambientamento e sui nuovi inserimenti 

I bambini già inseriti hanno la possibilità nei primi giorni, senza ancora la presenza dei nuovi compagni, di riappropriarsi degli spazi, fare il passaggio di sezione e ristabilire relazioni tra bambini e tra bambini ed educatori, riallacciare intese, di ricostruire tempi e rituali del quotidiano modificati dalle variabili della chiusura estiva e dell’assenza dei compagni più grandi dell’anno precedente. 
Il reinserimento è comunque graduale per i primi tre giorni, ma riprende da subito il momento di cura e condivisione del pranzo. 
Sono i bambini già inseriti che accolgono i nuovi compagni e rappresentano uno stimolo interessante per i nuovi bambini. 
L’inserimento al nido è considerato uno degli eventi più significativi nella vita delle bambine e dei bambini, delle famiglie e anche del personale educativo e ausiliario del nido d’infanzia. 
L’organizzazione di rapporti graduali tra bambini, genitori e nido, favorisce un ambientamento ed un adattamento positivo del bambino e del genitore alla nuova situazione, modulando stili di rapporto interpersonale con le educatrici per creare un clima di familiarità. 
L’inserimento costituisce anche un processo emotivo e psicologico che deve consentire il passaggio dalla relazione madre/padre bambino ad uno spazio comunicativo più allargato
L’interiorizzazione di questi legami di attaccamento con la figura familiare, consente al bambino di sentirsi sicuro anche quando queste figure familiare non sono presenti, perché si verifica una fiduciosa attesa del loro ritorno. 
I bambini che vanno al nido hanno bisogno di elaborare il senso della continuità e della persistenza personale, intendendo continuità e persistenza non come assenza di mutamenti, ma come mantenimento dell’collegamento fra eventi che mutano. 
I rapporti degli educatori con le famiglie, le strategie di comunicazione e di accoglienza, la capacità relazionale come forte investimento educativo, in un momento così delicato come quello dell’inserimento, la gradualità e la modulazione dei contenuti ecc, consentono ai genitori ed ai bambini quella visione amichevole e familiare del nido di cui si ha bisogno nel momento forte della transizione. 
Ogni inserimento è individualizzato, la nostra organizzazione prevede il massimo di due settimane di inserimento: la prima settimana di conoscenza dove i genitori accompagnano i bambini; in piccoli gruppi per permettere alle famiglie e ai bambini di conoscere i diversi momenti della giornata privilegiando i momenti di cura: il cambio, i momenti di condivisione dei pasti/merenda, la ninna. Nella seconda settimana l’ambientamento, senza i genitori, è graduale e costante fino ad arrivare all’orario richiesto. 
Silvia Cribillero 
Coordinatrice pedagogica e responsabile del servizio 

Nido d’infanzia AMIGOS (di AMICI SRL)